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La febbre oltre il pineto

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Vaga la mente 
Tra le note della vita
Del Vate poeta, 
Pesante in testa 
Piacere s’effonde,
Ne’ lucidità ottunde.
E allora che cosa..
Sarà la febbre
Che in questa città esala,
Fiera non china 
Il capo a corona
Che il virus depone
Ma vibra e vive
E lotta tuttora. 
E allora che cosa..
Sarà che piove nel pineto ancora
E sulla terra di frassini antica.
O forse è Mozart
Che con tanta dolcezza 
Il cor mi spaura? 
Poter volere, 
Inconoscibile resta
il mistero di Iside
nel monte di Venere. 
Sarà forse che sei lontana,
Alike,
Da queste strofe
Di crocifissa rosa. 
Amor ch’a nullo amato 
A te perdona non amare
Come io t’amo
E giaccio qui tra le coperte
Di sudore e febbre esauste, 
Un libro ancora e sarà notte.
Ma non c’è trionfo 
A questo fuoco.
Innocente, 
A te invio parola nuova 
Che oggi m’illude,
Domani t’illuda. 
Aspetto che stanotte piova, 
Alike. 

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